Rubriche
I Brevi di Finpa
Nuove misure per semplificare e accelerare la spesa PNRR
● liquidità,PNRR,semplificazione amministrativa
Nuove misure per semplificare e accelerare la spesa PNRR
Abstract: Il decreto-legge n. 113/2024, contenente disposizioni volte ad accelerare la spesa e la realizzazione dei progetti e delle misure PNRR, prevede che i soggetti attuatori possono chiedere l’anticipazione delle risorse fino al 90% alle Amministrazioni centrali titolari. Tale misura mira a superare gli ostacoli di liquidità che hanno rallentato la piena attuazione del Piano, garantendo maggiore fluidità nei trasferimenti finanziari.
Berardino Zoina
La questione
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la realizzazione di riforme e investimenti, cadenzati nel tempo mediante milestones e targets, che corrispondono a trasferimenti di somme a titolo di prestito (loans) e a fondo perduto (grants), con una precisa tabella di marcia, fatta di scadenze definite per ciascuno degli interventi previsti.
L’Osservatorio Pnrr di The European House – Ambrosetti ha segnalato che nel 2022 i pagamenti per gli interventi in atto sono stati pari a 2,4 miliardi rispetto a 1,5 miliardi nell’anno precedente. Inoltre, il tasso di “finalizzazione” degli importi finanziari si è attestato al 41%, pur essendo cresciuto rispetto al 20,3% del 2020 e al 30,5% del 2021. Alla fine del 2023, sempre secondo Ambrosetti, le diverse amministrazioni coinvolte avevano sostenuto una spesa di 23,262 miliardi di euro sui 191,5 complessivi, ossia il 12,1% dell’insieme dei finanziamenti della Commissione europea destinati all’Italia per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
A fine 2023, come evidenziato dalla Corte dei conti nel maggio 2024, i pagamenti operati sulle specifiche contabilità di tesoreria, intestate alle Amministrazioni titolari o disposti a valere direttamente sui due conti centrali del Fondo NGEU a favore di soggetti esterni, prevalentemente per i nuovi progetti, erano pari a circa 13,4 miliardi, interessando ben 172 misure. In oltre il 40 per cento delle iniziative interessate dai pagamenti, il livello di spesa sostenuta è risultato superiore ai trasferimenti dai conti di tesoreria.
Sempre in tema di andamento della spesa PNRR sostenuta dai vari soggetti coinvolti, la stessa Corte dei conti a dicembre 2024 ha sottolineato – confermando l’andamento emerso nelle precedenti relazioni – che l’avanzamento finanziario al 30 settembre 2024, nonostante l’incremento nei primi nove mesi dell’anno appena trascorso, continua a registrare scostamenti rispetto al cronoprogramma concordato con la Commissione europea: il livello della spesa ha superato i 57,7 miliardi di euro, che equivale al 30% delle risorse complessive del Piano e a circa il 66% di quelle che erano programmate entro il 2024.
Questi dati, dunque, rendono evidente che va reso più fluido il processo di trasferimento delle risorse in favore dei soggetti attuatori per centrare lo sforzo eccezionale richiesto fino al 2026, al fine di ottenere l’impiego totale delle risorse disponibili per l’Italia.
L’analisi
Le recenti novità normative (d.l. n. 113 del 2024) in tema di elevazione della quota di anticipazione di liquidità, nonché di snellimento della procedura di erogazione dei contributi assegnati potrebbero aiutare concretamente il superamento di eventuali ostacoli di cassa, favorendo così un’accelerazione nel trend di spesa soprattutto nel periodo (decisivo) 2025-2026.
In particolare, l’articolo 18 – quinquies, comma 1, del decreto legge 9 agosto 2024, n. 113, prevede che “al fine di assicurare la liquidità di cassa necessaria per i pagamenti di competenza dei soggetti attuatori degli interventi del PNRR, fatta salva la disciplina delle anticipazioni già prevista ai sensi della normativa vigente, le Amministrazioni centrali titolari delle misure provvedono al trasferimento delle occorrenti risorse finanziarie, fino al limite cumulativo del 90 per cento del costo dell’intervento a carico del PNRR, entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla data di ricevimento delle richieste di trasferimento”.
La nuova norma attuata con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 6 dicembre 2024 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 gennaio 2025) tiene conto delle esigenze operative segnalate nel corso dell’attuazione del Piano dai vari attori istituzionali in campo (Regioni, enti locali, etc.), che si sono visti in alcune circostanze costretti ad anticipare con risorse ordinarie la spesa per avviare i progetti PNRR o a bloccare l’esecuzione degli stessi per carenza di liquidità.
Questo intervento normativo introduce misure concrete per affrontare le difficoltà operative e finanziarie che i soggetti attuatori hanno frequentemente incontrato nell’attuazione del PNRR. Tra gli aspetti più significativi, emerge la possibilità di superare gli ostacoli legati alla mancanza di liquidità. Grazie alla nuova normativa, si mira a prevenire ritardi o blocchi nell’avanzamento dei progetti, che spesso si verificano a causa della mancanza di risorse finanziarie immediatamente disponibili. Questa misura consente ai soggetti attuatori di accedere a una quota di anticipazione fino al 90%, garantendo così un flusso di cassa adeguato a sostenere le spese nelle fasi iniziali e intermedie degli interventi previsti.
Un altro aspetto cruciale è rappresentato dall’accelerazione dell’avvio e della realizzazione degli interventi. La rapidità dei trasferimenti delle risorse finanziarie, come stabilito dal decreto del dicembre 2024, è fondamentale per rispettare i tempi stringenti imposti dalle milestones e dai targets. Ciò permette ai soggetti attuatori di concentrarsi sull’implementazione concreta dei progetti, riducendo i ritardi causati da lungaggini burocratiche e difficoltà amministrative.
Infine, una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione del carico amministrativo nelle fasi iniziali e intermedie della spesa. Lo spostamento delle verifiche e dei controlli documentali al momento del saldo rappresenta un significativo alleggerimento per gli enti coinvolti. Questa misura consente di snellire il processo e velocizzare l’erogazione delle risorse, senza compromettere il rigore e la trasparenza nella rendicontazione. In questo modo, si garantisce un approccio più efficiente e flessibile, capace di rispondere alle esigenze operative dei diversi attori istituzionali coinvolti nell’attuazione del PNRR.
L’insieme di queste misure non solo risponde alle esigenze immediate, ma pone anche le basi per un modello di governance più efficiente e resiliente, capace di sostenere l’Italia nell’attuazione del PNRR entro le scadenze previste.
Conclusione
L’intervento normativo appena esaminato sottolinea come i profili finanziari siano centrali nell’azione amministrativa delle pubbliche amministrazioni, specialmente per un progetto ambizioso come il PNRR, dove rigore e rispetto delle scadenze sono fondamentali. Le misure introdotte con il decreto-legge n. 113/2024, in particolare l’elevazione della quota di anticipazione delle risorse e la semplificazione dei controlli, delineano un approccio che mira non solo a risolvere problemi di liquidità immediati, ma anche a promuovere una cultura amministrativa più orientata alla managerialità e alla gestione strategica delle risorse.
Queste misure rappresentano un passo importante verso una maggiore efficienza e una visione operativa più concreta, in cui gli obiettivi del Piano non sono visti semplicemente come tappe formali, ma come traguardi reali da raggiungere attraverso un’organizzazione basata sulla cultura del risultato.
L’auspicio è che questo approccio contribuisca non solo a migliorare la capacità di spesa nei prossimi anni, ma anche a diffondere una mentalità manageriale tra gli attori pubblici coinvolti, capace di coniugare obiettivi strategici e responsabilità operativa. La capacità di agire con tempestività e precisione sarà determinante per trasformare il PNRR in un’occasione di rinnovamento amministrativo e di crescita economica, non solo nel breve termine ma anche come modello per il futuro. Se implementato efficacemente, questo quadro normativo potrà rafforzare la credibilità del sistema pubblico italiano e la sua capacità di rispondere alle sfide globali con professionalità e orientamento ai risultati.