Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative e sportive (articolo 1, decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131)

12/11/2024

L’articolo 1, del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131 ha introdotto disposizioni urgenti per risolvere la procedura di infrazione in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per l’esercizio di attività turistico-ricreative e sportive (n. 2020/4118). La disposizione cerca di trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di liberalizzazione del mercato delle concessioni e quella di tutela delle legittime aspettative dei concessionari uscenti.

I punti principali della riforma delle concessioni balneari riguardano:

  • l’estensione al 30 settembre 2027 – in luogo del 31 dicembre 2024 sin qui previsto – del termine di efficacia delle attuali concessioni;
  • l’obbligo per l’ente concedente di avviare le procedure di affidamento entro il 30 giugno 2027;
  • la durata delle concessioni da affidare da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti previsti dal piano economico-finanziario dell’aggiudicatario;
  • la corresponsione di un indennizzo al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati al termine della concessione e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni;
  • l’aggiornamento dei canoni concessori annui mediante un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro il 31 marzo 2025;
  • l’abrogazione del Tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le concessioni saranno assegnate tramite bandi pubblici, nel rispetto del diritto dell’Unione europea e dei principi di libertà di stabilimento, di pubblicità, di trasparenza, di massima partecipazione, di non discriminazione e di parità di trattamento, favorendo la partecipazione di micro e piccole imprese e imprese giovanili. Tra i criteri di valutazione delle offerte saranno considerati la qualità dei servizi offerti agli utenti, le misure a protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, l’impegno ad assumere giovani lavoratori, ma anche l’uso di una precedente concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.

Per un approfondimento sul tema degli indennizzi, leggi qui: https://www.osservatorio-finpa.it/brevi/alla-ricerca-di-un-bilanciamento-tra-divieto-di-proroga-delle-concessioni-demaniali-marittime-e-i-diritti-dei-concessionari-uscenti-la-strada-degli-indennizzi/.

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